Bruxelles (Belgio), 12 set. (LaPresse/AP) – Fatto il primo passo verso l’unione bancaria. Il parlamento europeo ha approvato oggi a larga maggioranza il meccanismo di supervisione bancaria europea sulle banche della zona euro affidato alla Bce. Il ruolo di supervisore bancario da parte dell’Eurotower diverrà pienamente operativo entro la fine del 2014. La nuova vigilanza sarà attivata dopo un altro giro di stress sugli istituti di credito europei, di cui la Bce dovrebbe rendere presto noti i dettagli. La supervisione unica è considerato uno dei tre pilastri del cammino verso il completamento dell’Unione economica e monetaria, insieme con il deposito unico di garanzia bancaria e il meccanismo di risoluzione per il fallimento ordinato delle banche, che invece non sono ancora stati approvati. Il suo obiettivo è quello di controllare gli istituti di credito europei in modo da non lasciare sole le Autorità nazionali di fronte a eventuali future crisi bancarie. La vigilanza, istituita in seno alla Bce, supervisionerà direttamente 150 delle maggiori banche europee e l’80% del complesso degli asset bancari dell’eurozona. I membri dell’Ue a 28 che non adottano l’euro, come Gran Bretagna o Polonia, potranno scegliere di aderire successivamente. L’approvazione dell’Europarlamento è arrivata con 559 voti a favore, 62 contrari e 18 astenuti. La Bce dovrebbe svelare la roadmap per la messa in atto del provvedimento a partire da metà ottobre, quando la normativa entrerà effettivamente in vigore. L’approvazione di oggi era prevista per martedì, ma i parlamentari europei hanno ritardato il voto per cercare di convincere la Bce a rendere noti i verbali delle riunioni della vigilanza. L’Eurotower ha respinto la richiesta dell’Europarlamento, ma ha accettato di fornire in futuro delle sintesi ai legislatori europei per evitare lo slittamento del voto sulla supervisione bancaria di almeno un altro mese. La Banca centrale ha spiegato di non poter fornire informazioni finanziarie dettagliate a causa il grado di sensibilità sui mercati di quelle cifre, in particolare nei momenti di crisi, quando per il regolatore sarebbe più difficile intervenire. Il voto dell’Europarlamento “segna un vero passo avanti nella creazione dell’Unione bancaria, che è un elemento centrale per una reale Unione economica e monetaria”, ha dichiarato il presidente della Bce, Mario Draghi. “Noi faremo il possibile per mettere in atto tutti i requisiti organizzativi – ha aggiunto – con l’obiettivo di assumerci le nostre responsabilità di vigilanza ansiosi di lavorare con le autorità nazionali per contribuire al ripristino della fiducia nel settore bancario”.

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