Davos (Svizzera), 25 gen. (LaPresse) – Nel 2013 “possiamo avere uno sviluppo positivo se i governi proseguono nel consolidamento fiscale, ma soprattutto nelle riforme strutturali, che aumentano la competitività, creano posti di lavoro e portano alla crescita”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, intervenendo al World Economic Forum di Davos. Quest’anno, ha aggiunto, “sarà un anno di implementazione”. Secondo Draghi, invece, il 2012 “è stato un anno interessante e, se dobbiamo trovare un comune denominatore dei maggiori eventi, possiamo dire che è stato l’anno del rilancio dell’euro”. Guardando agli indicatori economici, ha spiegato il numero uno dell’Eurotower, la situazione “è molto più favorevole rispetto allo scorso anno. C’è stato quello che io chiamo un ‘contagio positivo’ sui mercati finanziari, anche se ancora questo non si trasmette all’economia reale”. Draghi è ottimista. “Se guardiamo agli straordinari progressi fatti dai governi nazionali” dell’eurozona “nel consolidamento fiscale e nelle riforme strutturali” bisogna dire che “i miglioramenti sono adesso visibili”, in particolare su conti pubblici, “calo degli spread e aumento della competitività”, ha sottolineato l’ex governatore di Bankitalia. Che assicura che “la ripresa ci sarà nella seconda parte dell’anno”. Inoltre Draghi ha precisato che non esiste una questione “crescita contro austerità”, ma serve capire “come ridurre gli effetti di contrazione a breve termine del consolidamento fiscale”. Il presidente dell’Eurotower suggerisce di “sfruttare insieme i benefici della maggiore credibilità e della riduzione dei tassi di interessi sui debiti sovrani”.

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