Roma, 15 ott. (LaPresse) – A settembre la richiesta di ore di cassa integrazione in Italia è cresciuta del 50% rispetto ad agosto. I lavoratori interessati dalla misura sono in totale 470mila. E’ quanto rileva l’Osservatorio cig del dipartimento settori produttivi della Cgil. Il sindacato di corso d’Italia sottolinea come l’aumento della richiesta delle ore di cassa integrazione “azzera la riduzione registrata nei tre mesi precedenti, mettendo a segno la quarta richiesta più alta dell’anno in corso”. Cresce, di circa l’8%, anche il numero di aziende in cassa integrazione straordinaria da inizio mese sui primi nove mesi dello scorso anno “per motivi legati strettamente alla crisi economica”. Per il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, “i dati dovrebbero limare gli entusiasmi del governo sulla produzione industriale di agosto”.

Entrando nel dettaglio del rapporto, le ore di cig registrate lo scorso mese sono state 83.563.081 con un aumento del +47,25% su agosto. Un dato che porta il totale delle ore di cassa da inizio anno a 732.149.517, pari a -20,91% sui primi nove mesi del 2010. Nello specifico la cassa integrazione ordinaria (cigo) a settembre aumenta sul mese precedente del +193,17% per 21.020.179 ore. Da inizio anno il monte ore è pari a 166.958.640 con una variazione tendenziale di -39,44%. Anche la cassa integrazione straordinaria (cigs) a settembre aumenta su agosto del +32,10% per un totale di 33.703.819 ore. Nel corso dei primi nove mesi dell’anno le ore di cigs sono state 315.146.549 (-13,45%) sul periodo gennaio-settembre 2010.

Infine, anche per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (cigd), si sono verificati aumenti sul versante congiunturale: a settembre conta 28.839.083 di ore richieste, segnando così un +19,84% su agosto, mentre da inizio anno le ore sono state 250.044.328 per un -12,53% sui primi nove mesi dell’anno scorso.

Per quanto riguarda la ripartizione geografica, è il Nord del paese dove si concentra la quasi totalità dei decreti, anche se si evidenziano aumenti percentuali significativi nel Mezzogiorno. In Lombardia si contano, da gennaio a settembre, 1.583 decreti per un +13,88% sullo stesso periodo dello scorso anno, in Veneto sono 626 per un +1,95%, mentre in Emilia Romagna sono 623 per un -12,01 per cento. I maggiori incrementi percentuali si registrano in Sardegna (72 decreti per un +80%), Toscana (325 per 72,87%) e Calabria (55 per +48,65%).

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