Milano, 18 lug. (LaPresse) – Chiusura in forte ribasso per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede il 3,06% a 17.885,74 punti e il Ftse All-Share che lascia il 2,87% a 18.627,66 punti. Il Ftse Mib fa un altro passo indietro pesantissimo, scendendo sotto quota 18mila punti in un altro lunedì nero. L’approvazione della manovra del Governo non ha rassicurato i mercati, mentre sui conti pubblici italiani è tornata a premere la speculazione, con lo spread Btp-bund ancora a livelli da allarme rosso a a 336 punti base. L’Italia condivide questo male con la Spagna, il cui differenziale con i titoli decennali tedeschi è arrivata a quota 370 punti base. A Madrid, l’indice Ibex chiude con un ribasso dell’1,44% a 9.347,8 punti. Sulla Spagna pesano anche i risultati degli stress test dell’Eba, che hanno bocciato venerdì ben 5 istituti iberici. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee, con l’indice Ftse 100 di Londra che perde l’1,55% a 5.752,81 punti, il Dax di Francoforte che lascia a sua volta l’1,55% a 7.107,92 punti e il Cac 40 di Parigi che mostra un ribasso del 2,04% a 3.650,71 punti.

Nonostante la promozione delle 5 banche italiane coinvolte negli stress test, il comparto sprofonda pesantemente. Tra gli istituti sono stati sospesi dalla contrattazione al ribasso Mps, Intesa Sanpaolo e Unicredit, con tracolli superiori al 5%. Alla fine Banca Montepaschi perde il 7,22% a 0,4603 euro, Banco Popolare il 6,67% a 1,343 euro, Popolare Milano il 4,65% a 1,455 euro, Intesa Sanpaolo il 6,51% a 1,48 euro, Ubi Banca il 5,04% a 3,278 euro e Unicredit il 6,36% a 1,133 punti.

Ma la raffica di vendite non colpisce soltanto le banche. Registrano ribassi consistenti anche FonSai (-7,88%), Parmalat (-7,15%), Fiat (-4,37%), Mediaset (-3,84%), Generali (-3,75%). Si salvano Saipem (+0,03%), Campari (+0,27%) e soprattutto Diasorin, che balza del 2,26% a 33,06 euro. In generale, il Ftse Mib ha perso nell’ultimo mese l’11,29% del valore.

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