Milano, 7 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Chiusura d’ottava ancora in rosso per Piazza Affari appesantita dalla debolezza generalizzata del settore bancario. All’indomani della riunione Bce il mercato è tornato a interrogarsi sulla tempistica delle future mosse della banca centrale europea che potrebbero rivelarsi tardive alla luce della difficile situazione della congiuntura europea. Oggi la produzione industriale tedesca di settembre ha registrato un incremento mensile pari all’1,4% dopo il -3,1% del mese precedente, riscontro inferiore rispetto al +2% stimato dagli analisti. Da oltreoceano riscontri ancora positivi dal mercato del lavoro Usa con disoccupazione scesa al 5,8%, nuovi minimi dal 2007. A ottobre il saldo delle buste paga statunitensi nei settori non agricoli ha evidenziato un incremento di 214 mila unità, lievemente meno rispetto alle +235 mila unità stimate dagli analisti. In chiusura l’indice Ftse Mib ha ceduto l0 0,99% a quota 19.095 punti dopo che nel corso della seduta era anche sceso sotto la soglia dei 19 mila punti.

A zavorrare il listino milanese sono state le banche appesantite dai timori di un rallentamento dei prestiti a livello europeo. A pagare maggiormente dazio è stata Unicredit con un calo del 3,34% a quota 5,50 euro. Molto male anche Bper (-3,23%) e Banco Popolare (-2,89%). Settimana prossima entrerà nel vivo la stagione delle trimestrali per le banche italiane. Giornata difficile anche per Enel (-2,75% a quota 3,822 euro) che ha siglato un accordo per la cessione delle partecipazioni possedute da Enel Produzione nel capitale di Se Hydropower e Sf Energy per un corrispettivo di 400 milioni di euro.Reazione negativa ai riscontri trimestrali invece per Telecom Italia (-1,54% a 0,8655 euro) che, dopo un avvio promettente, ha chiuso in calo dell’1% a quota euro. La tlc italiana ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a 985 milioni di euro dalla perdita di 902 milioni di euro dello stesso periodo del 2013. I ricavi sono scesi del 9,1% a 15.972 milioni di euro. L’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, ha rimarcato che la società valuterà tutte le possibilità in merito alla brasiliana Oi, sia di acquisizione sia di partnership, ma non è obbligata a trovare un accordo.

L’ultima seduta dell’ottava ha visto invece fitti acquisti su Saipem (+4,95%) e Autogrill (+2,34%). Il gruppo della ristorazione ha beneficiato della sentenza della Corte di Giustizia europea che annulla precedenti decisioni della Commissione europea che aveva dichiarato incompatibile il regime fiscale spagnolo di deduzione delle acquisizioni di partecipazioni azionarie in società estere da parte di imprese assoggettate all’imposta sulle società in Spagna. Il gruppo della ristorazione non dovrà quindi restituire quanto ricevuto. Inoltre oggi gli analisti di Banca Akros hanno alzato la loro raccomandazione su Autogrill portandola da hold a buy.

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