L'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,77% a 16.273 punti

Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta con pochi scambi complice la chiusura per festività della Borsa di Francoforte che nelle ultime giornate, complice il caso Deutsche Bank, aveva movimentato i listini azionari. Proprio sul colosso bancario tedesco questa sera sono attese notizie dagli Stati Uniti sulla maxi multa. Sul listino milanese ha pesato anche il debole andamento di Wall Street in scia al calo a sorpresa della spesa per costruzioni, che ad agosto ha segnato una flessione dello 0,7% contro attese per una crescita dello 0,3%. L'Ism manifatturiero Usa di settembre è invece salito a 51,5 punti dai precedenti 49,4 punti, bettendo le attese che erano ferme a 50,3 punti. Sul valutario la sterlina ha aggiornato i minimi dal 1985 contro il dollaro Usa. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,77% a 16.273 punti.

Banche contrastate nella prima seduta di questa settimana: Mps ha ceduto l'1,50% a 0,1833 euro, Intesa SanPaolo il 2,33% a 1,928 euro e Unicredit l'1,93% a 2,032 euro. Gli acquisti hanno invece premiato Banco Popolare (+0,86% a 2,114 euro) e Popolare di Milano (+3,22% a 0,368 euro).

Tra i finanziari spunto di Azimut (+4,20% a 13,65 euro) con il mercato che ha apprezzato il nuovo riassetto dopo la riorganizzazione in Sgr, deliberata già lo scorso 19 marzo 2015. Con questo atto Azimut ha ottenuto la cancellazione da parte di Banca d'Italia dall'albo delle Sim.

Male invece A2A (-4,14% a 1,205 euro) che ha pagato il downgrade a hold da buy da parte di Kepler Cheuvreux. Per gli analisti l'azienda ha ampiamente sovraperformato i competitor negli ultimi sei mesi ed ora tratta ad un multiplo Ev/Ebitda fra i più alti.

Debole Stm (-0,83% a 7,19 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina dagli analisti di Banca Akros che hanno ridotto il giudizio sul gruppo dei semiconduttori a neutral dal precedente accumulate. Nonostante questo, gli esperti di Banca Akros hanno sottilineato che dopo anni difficili di flessione dei ricavi, Stm è pronta per ottenere i risultati nella divisione Ricerca & Sviluppo.

Positiva Fca (+1,24% a 5,72 euro) nonostante il lieve rallentamento delle vendite di nuove auto negli Stati Uniti.
 

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