Milano, 7 gen. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo trascinata dalla brillante performance dei titoli del comparto bancario, con lo spread sempre in area 200 punti base ovvero sui minimi da due anni e mezzo. Nel pomeriggio il listino milanese è stato sostenuto dall’andamento positivo di Wall Street, dove gli indici guadagnano oltre mezzo punto percentuale. Negli Stati Uniti il deficit della bilancia commerciale di novembre si è attestato a 34,3 miliardi di dollari, meno delle attese degli analisti che indicavano 40 miliardi. Sono tornate sotto i riflettori le prossime mosse della Fed dopo che il Senato ha confermato Janet Yallen alla guida della Banca centrale Usa. Secondo il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, la crescita americana nel 2014 si attesterà intorno al 3%, mentre la riduzione degli stimoli monetari dovrà essere graduale. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,22% a 19.468 punti.
Ancora acquisti sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 5,59% a 1,53 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 5,42% a 7,395 euro, Popolare di Milano l’8% a 0,502 euro, Intesa SanPaolo il 3,28% a 1,88 euro, Mediobanca il 5,28% a 6,88 euro, Unicredit il 3,47% a 5,81 euro, Montepaschi il 2,77% a 0,185 euro. Brillante Mediaset che ha mostrato un progresso del 5,69% a 3,64 euro. Bene anche Telecom Italia (+4,16% a 0,789 euro) che ha toccato i massimi dall’ottobre del 2012. Per ‘Il Sole 24 Ore’ nel cda del prossimo 16 gennaio i consiglieri indipendenti di Telecom Italia sottoporranno una mozione che imporrebbe di considerare qualunque offerta su Tim Brasil, da qualsiasi offerente, come operazione con parti correlate di maggiore rilevanza. “Si tratterebbe di una mossa potenzialmente positiva per sterilizzare il potenziale conflitto di interesse di Telefonica/Telco”, ha commentato oggi Equita.
Positiva Atlantia (+1,61% a 17 euro) dopo le indiscrezioni di stampa circa un incontro a breve tra i vertici di Alitalia e il Governo italiano sull’interesse di Etihad a rilevare una quota del 49% della compagnia di bandiera per 300-350 milioni di euro. “L’operazione sarebbe positiva per Alitalia in quanto permetterebbe di ottenere i mezzi finanziari che le necessitano ad avere un operatore nel capitale interessato allo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino sui voli intercontinentali”, hanno spiegato gli analisti di Equita. Prese di beneficio su Fiat dopo i botti di inizio anno: il titolo del Lingotto ha lasciato sul parterre l’1,69% a 6,685 euro.Snam (-1,63% a 3,99 euro) e Terna (-0,33% a 3,61 euro) sono finite sotto i riflettori degli investitori. Secondo quanto riportato da ‘Il Sole 24 Ore’, il fondo pubblico cinese State Grid Corporation of China avrebbe mostrato interesse per rilevare una quota in Cdp Reti che controlla il 30% di Snam e Terna e di cui la Cassa Depositi e Prestiti vuole cedere il 49%. “L’operazione di privatizzazione di Cdp Reti sembra la più rapida fra le privatizzazioni allo studio da parte del Governo, senza però effetti diretti sui titoli quotati”, è stato il commento degli esperti di Equita.
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