Milano, 16 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato il 2,34% a 18.222 punti. Brillanti le performance di Telecom Italia, Fiat e dei titoli bancari. L’attesa è tutta per la riunione di mercoledì della Federal Reserve che potrebbe dare il via libera al tanto discusso tapering, ovvero la graduale riduzione del piano mensile di acquisto titoli. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti è arrivato un altro dato significativo: in novembre la produzione industriale è cresciuta dell’1,1%, meglio delle attese che indicavano un +0,6%. Mario Draghi, nel suo discorso al Parlamento Ue, ha spiegato che nel quarto trimestre la crescita dell’Eurozona sarà modesta e la disoccupazione resterà alta. Il numero uno della Bce ha poi ribadito che la politica monetaria sarà accomodante per tutto il tempo necessario, precisando di essere pronto ad agire se necessario per la stabilità dei prezzi.

Telecom Italia ha svettato sul Ftse Mib con un balzo del 5,06% a 0,696 euro con gli investitori già proiettati all’assemblea di venerdì 20 dicembre. Oggi si è guardato all’attivismo di BlackRock che ha aumentato il proprio peso nel capitale del gruppo tlc. Il colosso statunitense dell’asset management ha rimpinguato il numero di azioni Telecom in proprio possesso e ora detiene 1.044.240.287 azioni ordinarie Telecom Italia con diritto di voto, pari al 7,783% del totale delle azioni emesse. Gli acquisti hanno premiato anche i titoli del comparto bancario: Intesa SanPaolo ha guadagnato il 4,17% a 1,723 euro, Unicredit il 4,98% a 5,27 euro, Banco Popolare il 3,09% a 1,369 euro, Popolare di Milano il 2,58% a 0,421 euro, Mediobanca l’1,58% a 6,095 euro, Ubi Banca l’1,53% a 4,782 euro. Seduta brillante per Fiat (+3,43% a 5,425 euro) in scia alla promozione arrivata questa mattina da Banca Akros. Gli analisti hanno alzato il giudizio sul gruppo auto a accumulate dal precedente hold, fissando il target price a 6,20 euro. Gli esperti di Banca Akros vedono il 70% di possibilità che Fiat riesca a raggiungere un accordo con il fondo Veba per acquistare la restante quota di Chrysler per 4,5 miliardi di dollari. “L’Ipo rappresenta il nostro scenario peggiore, mentre il migliore sarebbe l’acquisto da parte di Fiat per 4 miliardi di euro senza ricorrere ad un aumento di capitale”, hanno spiegato gli analisti.

Bene anche i colossi pubblici dell’energia: Enel ha guadagnato il 2,52% a 3,094 euro, Eni è avanzata del 2,33% a 16,68 euro. Vendite invece sui titoli della ristorazione della famiglia Benetton. World Duty Free e Autogrill hanno perso rispettivamente l’1,19% a 8,29 euro e il 2,12% a 5,78 euro. Come durante la scorsa settimana, a pesare sui titoli c’è la possibile uscita dall’indice Ftse All World già da questo mese, con la revisione del paniere attesa a partire dal prossimo 23 dicembre. A pesare anche i timori di un incremento dei prezzi dei biglietti aerei negli Stati Uniti, come previsto dall’accordo sul bilancio raggiunto tra democratici e repubblicani. Fuori dal Ftse Mib, da segnalare il balzo di Moncler che nella sua prima seduta a Piazza Affari ha messo a segno un rialzo di circa 50 punti percentuali.

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