Milano, 4 apr. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in moderato ribasso azzerando i guadagni dopo le parole di Mario Draghi. Il governatore dell’Eurotower ha dichiarato che l’indebolimento dell’economia si è esteso nella prima parte dell’anno e una graduale ripresa è prevista nella seconda parte, anche se rimane soggetta a rischi al ribasso. Draghi ha comunque assicurato che Cipro non è un modello da seguire per i salvataggi futuri dell’Eurozona. Eppure la seduta era iniziata con il piede giusto in scia alla decisione della Bank of Japan di adottare una politica monetaria più aggressiva. L’istituto centrale di Tokyo acquisterà asset per circa 7 mila miliardi di yen al mese, il doppio rispetto a quanto fatto fino ad oggi. La mossa della BoJ ha fatto correre la Borsa nipponica dove il Nikkei ha guadagnato oltre il 2%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,30% a 15.154 punti.

Comparto bancario sotto i riflettori. Il Monte dei Paschi ha lasciato sul parterre il 2,86% a 0,169 euro in scia alle indiscrezioni secondo cui ammonterebbe a 5 milioni di euro la sanzione imposta da Banca d’Italia agli ex vertici di Rocca Salimbeni. In particolare, sempre secondo i rumor, all’ex presidente Giuseppe Mussari e all’ex direttore generale Antonio Vigni sarebbero stati sanzionati oltre 500 mila euro mentre all’ex responsabile dell’area Finanza, Gianluca Baldassarri, la somma si aggirerebbe sui 400 mila euro. Sono finite in rosso anche Banco Popolare (-1,74% a 0,904 euro), Intesa SanPaolo (-0,62% a 1,126 euro), Ubi Banca (-0,52% a 2,70 euro) e Unicredit (-0,12% a 3,238 euro). In decisa controtendenza Popolare di Milano (+6,23% a 0,487 euro) e Mediobanca (+1,96% a 3,854 euro).

Telecom Italia (+7,84% a 0,578 euro) ha messo a segno un deciso rimbalzo dopo la debacle di ieri in scia alle voci di fusione con 3Italia, il quarto operatore di telefonia mobile del Belpaese. Dopo essere circolate nel fine settimana, oggi è stata La Repubblica a riportare le indiscrezioni del matrimonio tra i due gruppi delle telecomunicazioni. Secondo il quotidiano romano, il finanziare anglo-cinese Li Ka-Shing avrebbe assunto Goldman Sachs e lo studio Bonelli Erede Pappalardo per studiare l’eventuale integrazione con la società guidata da Franco Bernabè. Anche Saipem (-1,27% a 22,53 euro) è finita sotto i riflettori. Stando a quanto riportato dal quotidiano russo Kommersant, Gazprom potrebbe firmare lunedì prossimo un accordo con la compagnia di Stato olandese Gasunie al fine di creare un nuovo consorzio ed espandere il gasdotto Nord Stream. La notizia, a detta di alcuni esperti, sarebbe positiva per la controllata di Eni. Saipem ha infatti già realizzato le prime tratte offshore e la commessa potrebbe raggiungere un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Generali ha ceduto lo 0,41% a 12,10 euro dopo aver concluso il collocamento del 12% della controllata Banca Generali ad un prezzo di 13,55 euro per azione ordinaria. Il collocamento presso investitori istituzionali è avvenuto in seguito alla conclusione di una procedura di bookbuilding accelerato. Il corrispettivo del collocamento è stato pari a 185,2 milioni di euro, per una plusvalenza di circa 143 milioni.

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