Milano, 15 giu. (LaPresse) – Chiusura in forte calo per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che perde il 2,16% a 19.918,52 punti e il Ftse All-Share che cede il 2,09% a 20.671,59 punti. Sono molti i temi che hanno pesato portando il listino principale sotto i 20mila punti. Dagli Stati Uniti i dati di maggio su base mensile di inflazione (+0,2%) e produzione industriale (+0,4%) sono peggiori delle attese degli economisti e hanno portato Wall Street sotto la parità. Ma la mattina sui mercati europei si era già aperta male, per il mancato accordo all’Eurogruppo di ieri sul piano di salvataggio della Grecia. E Moody’s ha minacciato il downgrade delle tre maggiori banche francesi, BNP Paribas, Credit Agricole e Societe Generale per l’esposizione al debito greco.

Come se non bastasse, poco prima della chiusura dei mercati ad accelerare le perdite ci ha pensato la Bce, avvertendo che le prospettive finanziarie in Europa rimangono “estremamente difficili”. In questo contesto, chiusura in profondo rosso per le principali Borse europee, con l’indice Dax di Francoforte che perde l’1,25% a 7.115,08 punti, il Cac 40 di Parigi che lascia l’1,49% a 3.806,85 punti e il Ftse 100 di Londra che mostra un ribasso dell’1,04% a 5.742,55 punti.

A Milano il comparto bancario cola a picco. Ubi Banca perde addirittura il 5,2% a 4,014 euro, seguita da Intesa Sanpaolo (-4,93% a 1,716 euro), Unicredit (-3,3% a 1,467 euro), Banca Montepaschi (-3,41% a 0,7365 euro), Popolare Milano (-2,82% a 1,612 euro) e Banco Popolare (-2,58% a 1,588 euro). Crollano anche Mediobanca (-3,67%), Mediolanum (-3,6%), FonSai (-3,22%), Azimut (-3,19%), Stm (-2,37%), Telecom Italia (-2,67%), Atlantia (-2,35%) e Ansaldo Sts (-2,05%). Rimangono a galla solo Autogrill (+0,23%) e Tod’s (+0,76%), mentre chiudono sulla parità Pirelli, a 6,81 euro, e Parmalat, a 2,588 euro.

Sotto i riflettori Fiat, che non riesce a smarcarsi dalla giornata generale di vendite e chiude con un calo dell’1,7% a 7,205 euro. Dalla presentazione del nuovo Suv Freemont, l’amministratore delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha lasciato intendere che l’alternativa all’Ipo della casa di Detroit sarebbe un downgrade delle agenzie di rating. Gli altri titoli della galassia Agnelli rimangono pure sotto la parità. Fiat Industrial cede il 2,11% a 8,815 euro, mentre la cassaforte Exor cade del 2,31% a 22 euro. Oggi in Italia si è parlato di energia, con il ministro allo Sviluppo economico che ha auspicato un incremento della produzione domestica di gas e petrolio già da quest’anno. Eni perde l’1,8% a 15,84 euro. Lascia invece lo 0,97% a 1,935 euro Enel Green Power, che ha avviato altri 54 Mw di energia eolica in Spagna e Portogallo.

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