A marzo pronti a riconsiderare la politica monetaria

 Il consiglio direttivo della Bce del 21 gennaio scorso ha ritenuto che sia "meglio agire preventivamente" contro i rischi al ribasso sull'economia, piuttosto che aspettare che questi si materializzino. Lo si legge nei verbali della riunione, diffusi oggi. I membri del consiglio della Banca centrale, ricordando che a marzo saranno disponibili le nuove proiezioni su Pil e inflazione nell'eurozona, si dicono pronti a riconsiderare la politica monetaria nel vertice dei banchieri previsto il mese prossimo.  "Inoltre, dobbiamo ribadire che i tassi di interesse rimarranno a un livello attuale o inferiore per un periodo prolungato di tempo", si legge ancora nei verbali. Il consiglio evidenzia come le aspettative di inflazioni risultino più deboli del previsto aumentando i rischi di un impatto sui salari, che potrebbero cadere a loro volta. La Bce mira a un tasso di inflazione di poco inferiore al 2%, ma attualmente i prezzi aumentano in media dello 0,4% nell'area euro.

La Bce ha affermato nella riunione di gennaio che "è necessario lavorare nel frattempo per garantire che le condizioni tecniche siano mantenuti disponibili all'attuazione della gamma completa di opzioni di politica monetaria". La Banca centrale continuerà almeno fino alla fine di marzo 2017 il programma di acquisti per 60 miliardi di euro al mese e reinvestirà il capitale in scadenza dai titoli acquisiti, che dovrebbe aggiungere ulteriori 680 miliardi di euro di liquidità al sistema al 2019. La Banca centrale ha osservato che un aumento di "incertezza sulle prospettive di crescita delle economie emergenti, volatilità dei mercati finanziari e delle materie prime e di rischi geopolitici".

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