Davos (Svizzera), 23 gen. (LaPresse) – Il quantitative easing significa più liquidità ma anche “compressione dei margini” per le banche. Lo ha detto l’a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, intervistato da Bloomberg Tv a Davos. Secondo Ghizzoni “la maggior parte” dell’effetto del Qe “è già stato scontato dai mercati”. Tuttavia, ha sottolineato l’a.d., “penso che il sentiment stia migliorando” perché la misura è superiore alle attese dei mercati. Ghizzoni non ritiene che ci saranno cambiamenti “drastici” delle condizioni del mercato a seguito del Qe. “Quello che adesso manca più chiaramente – ha spiegato ancora Ghizzoni – sono l’azione dei governi e dell’Ue per riforme e investimenti”.

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