(Finanza.com) Torna ad aleggiare l’incubo default per la Grecia.  Secondo quanto riportato dal Financial Times, Poul Thomsen, capo del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, avrebbe invitato i Paesi europei a svalutare parte dei crediti al fine di far arrivare la nuova quota di aiuti all’ombra del Partenone.

Con l’avvicinarsi dell’Eurogruppo dell’11 maggio (il giorno dopo Atene è chiamata a rimborsare un miliardo di euro al Fmi) l’indiscrezione sta facendo tornare d’attualità l’ipotesi Grexit favorendo la prudenza degli operatori. Prudenza che sui mercati azionari si è tradotta in vendite generalizzate (perdite superiori ai 2 punti percentuali per Dax, Cac40 e Ibex) e sull’obbligazionario ha spinto al rialzo i rendimenti di bond.

Dopo aver beneficiato dell’allontanamento del ministro delle finanze Varoufakis , oggi i rendimenti dei bond ellenici sono tornati a salire: il due anni quota sopra il 21%, il cinque anni sopra il 15% e il decennale è sopra gli 11 punti percentuali. Ovviamente, in un contesto di repricing generalizzato, i primi ad essere coinvolti sono stati Bonos e Btp che, nel caso del 10 anni hanno visto lo spread con il corrispondente titolo tedesco salire di 21,5 e di 21 punti.

Andamento simile per il trentennale tricolore che, dopo aver beneficiato dell’annuncio che la Bce avrebbe acquistato titoli a lungo termine,  oggi ha visto il rendimento salire di quasi lo 0,4 per cento al 2,88%.

Nel caso del nostro Paese a pesare è anche la bocciatura da parte della Consulta del mancato adeguamento all’inflazione delle pensioni superiori a 1.500 euro nel biennio 2012-2013 e le conseguenti ripercussioni sulla tenuta di conti pubblici.

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