Roma, 19 nov. (LaPresse) – “Forse ci sarà ancora qualcuno che prova a far funzionare l’iPhone con un gettone telefonico, ma è altrettanto fuori dalla realtà chi si ostinasse a governare il Paese con un tweet”. Lo ha detto il segretario generale uscente della Uil, Luigi Angeletti, intervenendo al XVI Congresso nazionale del sindacato che sancirà il suo passaggio di consegne con Carmelo Barbagallo, attuale segretario generale aggiunto. Per Angeletti il premier Matteo Renzi deve “abbandonare la polemica e concentrarsi di più sulla soluzione dei problemi reali del Paese e di abbandonare la polemiche nei confronti dei sindacari”.

Per Angeletti “la politica è ancora vecchia, anche se al potere sono arrivati i giovani”. Renzi, ha detto il leader Uil uscente, “è un mago nell’annunciare progetti, bravissimo nel comunicarli e ancor più nell’immaginarli” e “abbiamo la sgradevole sensazione che si voglia cambiare un Paese che però non si conosce”. Angeletti ha sostenuto ancora che “ciò che conta adesso” è che “si ascoltino le ragioni di lavoratori e pensionati, moltissimi dei quali hanno votato per questo premier e vorrebbero che ora mantenesse le promesse”. Il segretario generale uscente ha dichiarato che “in una società liquidà i sindacati sono visti come ostacoli”.

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