Flat Tax al 25%: "Bella idea, ma difficile"

Per la manovra d'autunno "le risorse restano molto limitate, e vanno concentrate su occupazione e giovani". Così, in un'intervista al Sole 24 Ore, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan (nella foto col ministro francese Bruno La Mair) che indica anche le priorità di fine legislatura: "Un taglio permanente del cuneo fiscale per le assunzioni stabili dei giovani".

"Il lavoro tecnico è in pieno corso – spiega Padfoan -, e l'idea di base è semplice. Gli incentivi, sotto forma di riduzione del carico fiscale e contributivo, devono essere permanenti, anche per spingere le imprese a investire a lungo termine e a far entrare i giovani con la prospettiva di un lavoro stabile, che permetta di pensare a un mutuo o a metter su famiglia. Ma bisogna essere consapevoli che meccanismi come questi hanno costi importanti e crescenti nel tempo proprio per il loro carattere strutturale: per questa ragione hanno bisogno di coperture solide, e di una definizione precisa della platea". "Le tante riforme fatte cominciano a dare risultati osservabili nei numeri e nelle statistiche, anche se questo fatica a farsi strada nella percezione diffusa delle persone", rimarca Padoan.

Privatizzazioni – A una domanda sulle privatizzazioni, Padoan risponde così: "Hanno sempre rappresentato una parte della strategia del governo, con l'obiettivo di abbattere il debito ma anche di migliorare l'efficienza manageriale nella gestione delle società interessate ad ampliare le fonti di finanziamento. Il processo si è interrotto nell'ultima legge di bilancio, e ora valuteremo se ci sono le condizioni per riprenderlo. Liberiamoci però del mito secondo cui ci sarebbero centinaia di miliardi di asset pubblici valorizzabili in breve tempo: si può lavorare a più soluzioni, anche innovative, ma gli importi sono sempre inferiori a quanto si dice", sottolinea Padoan, "tra le possibilità che abbiamo studiato" c'è il riordino delle partecipazioni sotto Cassa depositi e prestiti.

Flat Tax – Sulla flat tax, il ministro dell'Economia spiega: "Sono affascinato dalla proposta sul piano intellettuale, ma avanzo un'obiezione banale: la vera domanda è a quale livello fissare l'aliquota, e mi pare che il 25% sia basato su una stima ottimistica che amplifica i benefici ma minimizza i costi. Sono disponibile a ragionarci, ma non illudiamoci che sia un passaggio semplice". Su un possibile veto al Fiscal compact, invece, Padoan frena: "Meglio puntare su una politica Ue per la crescita e gli investimenti"

Fincantieri – Inevitabile il tema dello scontro con la Francia su Fincantieri-Stx: "Ribadisco che sulla maggioranza azionaria non siamo disposti a passi indietro. Siamo interessati a un progetto per la creazione di una realtà di eccelenza nella cantieristica sia sul piano civile sia su quello militare, e il contributo italiano sarebbe molto ampio".

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