Il bilancio sui risultati del settore: "Attesi investimenti a livello mondiale per 7 circa miliardi di dollari"

Digital Bancassurance, sharing economy, healthtech, micro-mobilità urbana. Sono solo alcuni dei megatrend dell’innovazione assicurativa e dell’Insurtech messi a fuoco per il 2022 dagli addetti ai lavori. 

“Il digitale applicato al mondo assicurativo“, come si può definire il mondo l’Insurtech, “registra nel 2021 un importante consolidamento dell’ammontare degli investimenti” per Andrea Battista, Amministratore Delegato di Net Insurance, compagnia assicurativa attiva nello sviluppo delle coperture connesse alla Cessione del Quinto, nel settore della protezione – tramite la bancassicurazione danni non auto e la realtà dei broker retail – e nell’Insurtech.

“Ci attendiamo – dice Battista interpellato da LaPresse – un valore di 7 circa miliardi di dollari a livello mondiale in termini di investimenti, già in significativo aumento nel prepandemia. Come in altri contesti tech, infatti, c’è stata una forte accelerazione, con una importante crescita avvenuta negli ultimi due anni. Un trend che per il 2022 mi aspetto in ulteriore consolidamento”.

A fare un bilancio sui risultati del settore è stato l’Investment Index di IIA (Italian Insurtech Association) in collaborazione con l’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano: dopo un 2021 che ha visto un incremento del 460% di investimenti per il settore in Insurtech, con 280 milioni di euro investiti contro i soli 50 milioni del 2020, la crescita sarà ancora più significativa per l’anno appena iniziato, permettendo all’Italia di recuperare il gap oggi esistete con gli altri Paesi europei.

Sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio per l’IIA, si stima di passare dai 280 milioni di euro del 2021 ad oltre 500 milioni nel 2022, trainati da fondi di investimento stranieri, sviluppo di progetti Digital da parte di compagnie, intermediari tech e player digitali, attività di collaborazione su crossover tecnologici. Si parla di un “traguardo di oltre 1 miliardo di euro per il 2023” che IIA definisce “finalmente raggiungibile”.

Anche Battista sottolinea l’ammontare significativo di investimenti nel 2021 in Italia e l’accelerazione. Ma allo stesso tempo fa notare la presenza ancora limitata di start up Insurtech italiane, basate nel Belpaese e promosse da italiani. “Ci sono player importanti a livello globale – evidenzia l’AD di Net Insurance – che ormai tendono a considerare l’Italia fra i primi mercati sia perché gli investimenti Insurtech stanno decollando sia per la storica sottoassicurazione”. 


E proprio un’altra stima targata IIa vede gli investimenti in start up insurtech nel 2022 superare di 5 volte quelli dell’anno appena trascorso, sfiorando i 100 milioni di euro. Inoltre dall’Insurtech Investment Index del 2021 era emerso che solo il 65% delle compagnie aveva collaborato con start up, mentre si prevede che tale valore supererà il 90% nel 2022, diminuendo in questo modo il gap con gli altri Paesi europei. Sempre per il 2022 IIA stima anche che le polizze digitali provenienti da nuovi ecosistemi raddoppieranno rispetto all’anno appena concluso, con l’ingresso di offerte specializzate.

“Net Insurance – prosegue Battista – è una realtà che intercetta ecosistemi e opera forte della propria ‘vocazione Insurtech’ fin dall’arrivo della nuova proprietà e del nuovo management, nel 2019”. “Tutte le nuove aree di business le abbiamo realizzate ‘native digitali’. Un conto infatti – fa notare l’Ad – è digitalizzare l’esistente e un conto è creare davvero una realtà nativamente informatizzata. La nostra bancassicurazione, ad esempio, ha fatto della tecnologia il proprio driver, dal supporto alla vendita alla stampa del contratto, fino alla liquidazione del sinistro, tutto è gestito in modo digitale”.

Fra i megatrend del futuro c’è anche quello legato al mondo degli spostamenti alternativi, come la micro-mobilità urbana e la sharing economy che influenzeranno fortemente anche l’offerta delle compagnie assicurative. E IIA stima che nel 2022 raddoppieranno rispetto all’anno precedente le polizze on demand legate a questo settore.

Battista, fra le tendenze oggi in atto, ricorda “quella della cosiddetta ‘servitizzazione’ dei prodotti, che vede il servizio al centro dell’offerta per il cliente; l’Open Insurance e l’Embedded Insurance,l’assicurazione cioè come parte complementare alla vendita di un altro prodotto o servizio”. “Tutti trend in crescita, seppur con un diverso livello di maturità, destinati a trainare lo scenario futuro”, conclude.

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