L'ex presidente della Bce apre la kermesse di Cl
Alla 41ma edizione ha cambiato un po' pelle ma non si è arreso nonostante il coronavirus. Il Meeting di Rimini torna da oggi al 23 agosto con una 'special edition 2020'. E con un titolo che ha il suono e il significato di una frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel, citata da don Giussani nel Senso religioso: "Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime".
Il consueto appuntamento con la kermesse di Cl si aprirà alla presenza dell'ex presidente della Bce Mario Draghi. Ma nel parterre c'è anche un'ampia rappresentanza del mondo della politica, quello che un tempo si sarebbe definito 'tutto l'arco costituzionale': da Luigi Di Maio a Matteo Salvini, da Giorgia Meloni, a Roberto Speranza, da Antonio Tajani a Maria Elena Boschi, a Graziano Delrio.
In questa edizione 'blended' ai tempi del Covid, tutta trasmessa sui canali digitali ma a volte anche con presenza di pubblico dal Palacongressi di Rimini, il filo rosso sarà intrecciato di fiducia, visione, ricostruzione e sussidiarietà. Parole chiave per interpretare temi come ripresa economica, politiche europee, cura e salute, scienza, cultura e dialogo interreligioso.
E' stato il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz a spiegare la particolarità di questa edizione. "Durante il lockdown abbiamo deciso di realizzare il Meeting, pur nelle limitazioni più stringenti imposte dall'emergenza, perché la manifestazione potrà essere una grande occasione, dopo la fase acuta della pandemia, di condividere le tante domande emerse sul significato della vita e della sofferenza". "Il titolo del Meeting 'Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime', pensato ben prima dell'emergenza coronavirus poteva sembrare poco idoneo a questo momento storico, ma si è invece rivelato profetico', ha detto Scholz. Perché "ci siamo chiesti se fosse adeguato, ma ben presto ci siamo resi conto che avevamo tra le mani una sorprendente chiave di lettura. Quanta meraviglia hanno destato in questi mesi la dedizione di medici, infermieri, insegnanti, preti, genitori".
"Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell'esistenza", ha proprio voluto ricordare Papa Francesco in un messaggio inviato al Vescovo Monsignor Francesco Lambiasi, tramite il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in occasione del Meeting per l'amicizia fra i popoli 2020.
Tra i relatori dell'evento, il premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, Sabino Cassese, Umberto Galimberti, Enrico Letta, Luca Ricolfi, Luciano Violante, Joseph Weiler, il presidente della Cei monsignor Gualtiero Bassetti, il presidente della Fraternità di Cl don Julißn Carrón.
Giovedì si parlerà anche di Europa con il Commissario Europeo Paolo Gentiloni e David Sassoli, presidente del Parlamento di Bruxelles. E si discuterà anche di mobilità con la ministra Pala De Micheli.
Il tema del rapporto tra i diversi livelli istituzionali verrà affrontato sabato con i presidenti di Regione, da Stefano Bonaccini, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti, Jole Santelli, Giovanni Toti, Luca Zaia. Venerdì in agenda l' incontro promosso dall'Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà con Boschi, Delrio, Di Maio, Lupi, Meloni, Salvini, Speranza e Tajani.
In programma mercoledì anche un dialogo sulla musica con Brunori Sas e Malika Ayane.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata