Il numero uno del Mef cerca di rassicurare l'Europa dopo la lettera inviata dalla Commissione. Oggi la risposta del governo

Il ministro dell'economia Giovanni Tria si presenta al Festival dell'economia a Trento con la volontà di rassicurare l'Europa, dopo l'arrivo da Bruxelles della lettera in cui la Commissione biasima gli scarsi risultati ottenuti dall'Italia sul fronte del rientro del debito e in vista della risposta di Roma attesa entro oggi. A Trento Tria arriva a poche ore da un incontro con il vicepremier Matteo Salvini e i plenipotenziari economici della Lega in cui il Carroccio ha messo nuovamente sul tavolo le sue proposte in tema di riforma fiscale e flat tax. E che entrambe le parti hanno giudicato sostanzialmente costruttivo.

Ma il messaggio principale Tria lo vuole mandare a Bruxelles e quindi scandisce: "Una manovra aggiuntiva non serve, non ne sentiamo il bisogno visto che le cose stanno andando per il verso giusto". Tria assicura quindi massima tranquillità sull'esito della vicenda.
Incalzato dalle domande il ministro evita di entrare nei dettagli dei contenuti della risposta "per una forma di correttezza", ma si dice sicuro di poter spiegare le buone ragioni del nostro Paese. "Dietro il mancato raggiungimento dei target per il 2018 c'è il forte rallentamento delle economie – sottolinea – questo è il motivo centrale e non avremo problemi a spiegarlo a Bruxelles". Mentre per il 2019 Tria si dice sicuro sul raggiungimento degli obiettivi di deficit fissati nel Def. Qualche incertezza in più Tria la dimostra sulla possibilità di poter arrivare a rivedere le regole Ue, come più volte sollecitato dal vicepremier leghista. "Su questo sono meno ottimista di Salvini", spiega.

Chiuso il capitolo conti pubblici, Tria interviene su altri temi. Su Carige ribadisce che la soluzione di mercato anche dopo il fallimento della operazione Blackrock rimane la strada da percorrere mentre su Fca e sul possibile ingresso del Tesoro nel capitale della società automobilistica tagli corto: "Non ne vedo il motivo". Infine la Tav, su cui è ripartito il pressing di Salvini: "Sulla sua realizzazione sono sempre stato d'accordo", assicura.

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