L'agenzia denuncia poi un peggioramento fiscale e l'instabilità del settore bancario

L'agenzia internazionale Fitch ha abbassato il rating dell'Italia da 'BBB+' a 'BBB'. In Italia "i rischi politici sono aumentati dal precedente rating di Fitch", scrive l'agenzia, "i rischi di governo debole o instabile sono aumentati, così come la possibilità di partiti populisti ed euroscettici che influenzano la politica. Un populismo in crescita può sminuire l'appetito politico per la riforma, aumentare la pressione per lo svuotamento fiscale e pesare sul sentimento degli investitori". "Il persistente peggioramento fiscale dell'Italia, il ripiegamento del consolidamento, la debole crescita economica e la conseguente mancata riduzione dell'elevato livello del debito delle amministrazioni pubbliche hanno lasciato più esposizione ai potenziali shock avversi. Ciò è aggravato da un aumento del rischio politico e dalla debolezza continua del settore bancario che ha richiesto un intervento pubblico previsto in tre banche a partire da dicembre", sostiene Fitch, che sugli istituti di credito afferma che "la debolezza del settore bancario accresce i rischi negativi per l'economia e le finanze pubbliche" e "riteniamo che potrebbero essere necessario un ulteriore sostegno pubblico per il settore in assenza di maggiori sforzi di ristrutturazione bancaria".

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