Roma, 13 nov. (LaPresse) – “Il Governo non ha mantenuto quanto prospettato per i patronati: lo scorso anno ha ridotto il taglio alle risorse destinate alla nostra attività di tutela dei diritti previdenziali e socio-assistenziali dei cittadini con la promessa di una riforma mirata alla trasparenza del sistema, ma di tale revisione non c’è traccia e il Ministro Poletti, che avrebbe dovuto chiarire perché i decreti non sono arrivati entro giugno, non ha ancora dato spiegazioni su questa incresciosa situazione, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte di Cisl e Inas”. Lo afferma patronato Inas, aggiungendo che “ora la legge di stabilità prevede nuovi tagli, il cui effetto metterà definitivamente in ginocchio l’assistenza gratuita per gli utenti”.

“Si tratta di misure strutturali che, oltretutto, non prevedono una corrispondente riduzione dei servizi che dobbiamo erogare per legge. Già l’attuale sistema prevede che ci venga rimborsata solo una parte delle prestazioni – spiega Antonino Sorgi, presidente dell’Inas Cisl – e ora si pretende che garantiamo la stessa gamma di attività con risorse estremamente più ridotte?”.

“Il Governo – prosegue Sorgi – nasconde le proprie inefficienze sulla riforma inspiegabilmente mancata, torna ad attaccare tutele previste per i cittadini dalla Costituzione e chiede al Parlamento di approvare tagli retroattivi illegittimi per qualsiasi azienda, così come per noi che, oltretutto, svolgiamo un ruolo di pubblica utilità. Perché?”.

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