Milano, 16 dic. (LaPresse) – Nonostante il recente calo degli afflussi di investimenti diretti esteri (Ide), la maggior parte delle economie in via di sviluppo sono rimaste fiduciose. Secondo una nuova ricerca globale di Frost&Sullivan, intitolata ‘Foreign Direct Investment’, l’Asia è ancora vista come la regione chiave per la crescita degli Ide. Allo stesso tempo, si conferma un ulteriore calo per le economie sviluppate. L’analisi di Frost&Sullivan riguarda le tendenze globali degli Ide e fornisce i punti di vista delle Agenzie di Promozione degli Investimenti (Ipa), sulla base delle conoscenze ottenute grazie a un’indagine condotta su 35 rappresentanti di livello senior impiegati nelle IPA in tutto il mondo, e le best practice per la promozione degli investimenti.

I principali paesi a cui le IPA esaminate puntano come fonte di investimenti diretti esteri sono Cina, Germania, Stati Uniti, Giappone e Regno Unito. Le aree chiave su cui si concentrano gli investimenti in tutte le regioni comprendono i servizi software/tecnologici e il settore sanitario/farmaceutico/biotecnologico. Inoltre, la grande maggioranza degli IDE è focalizzata sulla ricerca e sviluppo (il 19% delle IPA lo indica come un segmento prioritario), seguita a breve distanza dalla produzione, al secondo posto. “Dietro alla preferenza delle IPA per alcuni tipi di investimenti diretti esteri c’è una forte motivazione economica, – spiega Richard Wong, Public Sector Practice Director di Frost&Sullivan – Fattori come l’allineamento di un tipo particolare di IDE ai piani nazionali, i tipi di IDE che storicamente hanno funzionato e la potenziale creazione di attività ad alto valore aggiunto e di opportunità di impiego influenzano fortemente le decisioni delle IPA a questo riguardo”.

Per stimolare gli investimenti diretti esteri, le IPA svolgono attività promozionali attraverso vari canali. Dei canali promozionali esistenti, il contatto diretto, l’email e il telefono sono quelli utilizzati più frequentemente. Anche gli investment tour e le missioni all’estero sono strumenti comunemente utilizzati per favorire lo sviluppo della clientela. Il mantenimento di relazioni a lungo termine è stato riconosciuto dal 45% delle IPA come fattore fondamentale per il successo dei propri programmi promozionali. “Ciononostante, la crescente competizione per gli investimenti diretti esteri, la mancanza di fondi sufficienti e l’incapacità di soddisfare le richieste sempre maggiori degli investitori hanno rappresentato delle sfide notevoli, – osserva l’analista Sara Lai. – Anche l’insufficiente coordinamento tra le agenzie governative è stato un motivo di preoccupazione per le Ipa”. Se da una parte la concorrenza globale e regionale per la quota di IDE ha posto dei problemi, ha anche migliorato i servizi di manutenzione e diminuito la burocrazia. Tuttavia, restano altre questioni relative ai finanziamenti e al coordinamento con le agenzie da affrontare attivamente. Le misure correttive adottate finora comprendono la maggiore collaborazione con gli operatori IDE locali per ridurre i costi e gli sforzi per coinvolgere le IPA in tutte le attività economiche strategiche del governo. “Le IPA devono garantire un servizio di one-stop-shop, offrendo ogni tipo di assistenza pre- e post- investimento agli investitori, conclude Iain Jawad, Strategic Partnerships Director – le agenzie possono aumentare i propri tassi di successo anche grazie ad una maggiore attenzione strategica, alla definizione delle priorità e ad un approccio personalizzato al coinvolgimento dei clienti”.

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