Roma, 7 ago. (La Presse) – C’è paura tra le fila di Coldiretti dopo la dichiarazione della Russia sulle sanzioni che intende applicare sui prodotti importati dai Paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca in risposta al conflitto in Ucraina. In particolare per i prodotti agroalimentari italiani, dal momento che nel primo quadrimestre del 2014 erano aumentati dell’1 per cento dopo la cifra record di 706 milioni raggiunta lo scorso anno.

Coldiretti sottolinea che oltre il 16 per cento del valore delle esportazioni agroalimentari italiane è rappresentato da vini e spumanti. Tuttavia la produzione vinicola non dovrebbe cadere sotto la scure di Vladimir Putin dopo che nel 2011 la società Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è divenuta di proprietà per il 70 per cento dell’oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vodka Russki Standard.

A rischio, secondo i dati di Coldiretti, ci sono spedizioni di ortofrutta per un importo di 72 milioni di euro nel 2013, di pasta per 50 milioni di euro, ma in aumento del 20 per cento nel primo quadrimestre del 2014, e carni per 61 milioni di euro.

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