Roma, 17 lug. (LaPresse) – Sindacati divisi sulla vicenda Alitalia. La Filt-Cgil e la Fit-Cisl hanno firmato l’accordo sul contratto nazionale di settore e quello sui tagli al costo del lavoro di Alitalia per circa 31 milioni di euro in sei mesi. Non hanno invece firmato gli accordi Uiltrasporti e Ugl.

Ma la Uil non ci sta. La Uiltrasporti, che oggi ha lasciato il tavolo sulla vertenza Alitalia senza firmare l’accordo sul contratto nazionale di settore e quello sui tagli al costo del lavoro, fa sapere tramite l’ufficio stampa che spera che “le sigle sindacali non raggiungano il 50% più uno” e a quel punto bisognerà “vedere come trovare una soluzione, eventualmente consultando i lavoratori tramite un referendum”.

“Se non cambiano le condizioni non firmiamo nessun accordo, perché è una palese impuntatura da parte delle altre organizzazioni sindacali e dell’Alitalia. Se non cambiano le condizioni, non firmeremo né l’accordo sul contratto nazionale, né quello sul costo del lavoro”, aveva detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, arrivando all’incontro con gli altri sindacati di categoria e l’Alitalia in cui si tenterà di chiudere la trattativa su contratto nazionale, contratto aziendale e taglio al costo del lavoro.

Sul fronte del sindacato guidato da Susanna Camusso la posizione è diversa, a favore dell’accordo. “Abbiamo il testo definito questa notte alle 4.30 e adesso stiamo andando a firmarlo. Non c’è più il tempo per nessun cambiamento”, ha detto il segretario generale della Filt Cgil Franco Nasso prima di entrare all’incontro con le altre sigle sindacali e l’Alitalia in cui dovrebbe essere definito l’accordo su contratto nazionale, contratto aziendale e taglio al costo del lavoro.

“Alitalia è associata alla Confindustria e pertanto si applicano le regole del testo unico, in base al quale il 50 per cento più uno delle organizzazioni sindacali deve avere il voto del 50 per cento più uno dei lavoratori”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, uscendo dal vertice tra le parti sociali convocato dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sulla vertenza Alitalia, a proposito dell’accordo sulla rappresentanza sindacale che è tra i punti oggetto della trattativa in corso.

“Siamo qui per firmare. Mi sembra che la mediazione abbia definito le posizioni e quindi siamo qui per chiudere il lavoro fatto da diversi mesi su contratto nazionale di lavoro, contratto aziendale e contributo solidaristico dei lavoratori. Lo spazio per riaprire la trattativa è esaurito”. Lo ha detto il segretario generale della Fit Cisl Giovanni Luciano prima di entrare al ministero dei Trasporti per l’incontro sulla vertenza Alitalia.

– “In un momento così critico per Alitalia e il trasporto aereo italiano, l’Ugl è decisamente imbarazzata nel vedere il fronte sindacale frammentato più su posizioni preconcettuali che di merito. Il pesante contributo richiesto ai lavoratori, da parte di un’azienda che ha grosse responsabilità sul fallimento del progetto Fenice, e lo sfidante progetto industriale presentato non possono essere sostenuti se non da un fronte sindacale compatto e senza tentennamenti”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella. “L’Ugl, che rimane disponibile a mediare le sue posizioni al fine di ricercare una condivisione totale, non sarà in grado di firmare nulla che non sia espressione dell’unitarietà sindacale”, aggiunge Centrella.

“L’intesa sarà oggi, è stata trovata una convergenza importante per fare il contratto e anche sul costo del lavoro. C’è la forza per chiudere il contratto e alle 17 sono convocate le categorie”. Questo era stato l’annuncio del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, lasciando l’incontro convocato dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al dicastero sulla trattativa per la vertenza Alitalia.

“Sul costo del lavoro i risparmi attesi sono di 31 milioni”, ha confermato Bonanni.

Così la compagnia aerea italiana commenta lo stato delle trattative con i sindacati: “Alitalia sta morendo, spero che alle 17 riusciremo a trovare un accordo. Mentre a Roma si discute, Sagunto brucia”, ha dichiarato l’a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, uscendo dal Ministero dei Trasporti, dove si è concluso l’incontro convocato dal ministro Mauzizio Lupi con Camusso, Bonanni e Angeletti.

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