Roma, 5 giu. (LaPresse) – “Il combinato mal-disposto di Imu-Tasi-Tari potrebbe essere letale per le nostre imprese”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione. “Non possiamo nascondere – ha sottolineato Sangalli – questa preoccupazione: non soltanto c’è il rischio di un incremento di pressione fiscale, nonostante la buona volontà e le condivisibili dichiarazioni d’intenti di questo Governo. C’è anche un problema di crescente incertezza su quanto, quando e come pagare questi complicatissimi tributi”. Secondo Sangalli “è giusto estendere il beneficio dei famosi 80 euro anche alle partite Iva, come ha dichiarato anche il presidente Renzi”. Il presidente di Confcommercio ha affermato che “si deve licenziare definitivamente la vecchia e cattiva abitudine dello ‘spendi e tassa’, che ci ha portato ad avere oltre 2.100 miliardi di euro di debito”. “Il naturale completamento della riforma della spesa pubblica è la riforma fiscale, nella direzione di un abbassamento del carico fiscale attraverso la riduzione generalizzata delle aliquote dell’Irpef”, ha aggiunto Sangalli. Per quanto riguarda il rapporto dell’Italia con l’Ue, per il numero uno delle imprese del commercio “l’unica strada per presentarci in Europa con dignità rimane e continua a rimanere quella di fare le riforme”. “Ci auguriamo che questo semestre” Ue di presidenza italiana “possa rappresentare un punto di svolta nel rapporto tra stabilità e crescita”, ha detto ancora.

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