Siena, 12 mar. (LaPresse) – Mps chiude il 2013 con una perdita netta di 1,44 miliardi di euro, a fronte del rosso di 3,16 miliardi dell’esercizio precedente. Il risultato è condizionato da numerosi elementi non ricorrenti. Il core tier 1 di Rocca Salimbeni è del 10%. I ricavi primari, fa sapere il gruppo bancario, sono superiori dell’1,4% e costi inferiori del 4,8% rispetto agli obiettivi 2013. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono state pari a 2,75 miliardi di euro, con un’incidenza del quarto trimestre di 1,21 miliardi. “I target di Basilea 3 sono stati raggiunti”, ha commentato l’a.d. di Monte dei Paschi, Fabrizio Viola, durante la conference call con gli analisti presentando i risultati 2013 della banca. “Il 2013 è statoun anno importante”, ha aggiunto. Il presidente Alessandro Profumo ha dichiarato oggi a margine del congresso Fabi che non considera un rischio l’ingresso di nuovi soci nel capitale della banca senese, l’importante è che credano nel progetto di rilancio di Mps in una prospettiva di medio-lungo termine. Profumo si è detto tranquillo in vista degli stress test europei e dell’asset quality review della Bce. “Abbiamo chiuso Santorini ed è calato lo spread e quindi la riserva Afs che era negativa per 3,4 miliardi nel 2011 al 7 marzo di quest’anno era 700 milioni ed è tutto capitale potenzialmente richiesto in meno, una bella differenza”, ha spiegato.
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