Roma, 11 nov. (LaPresse) – Si stabilizza al ribasso la caduta degli impieghi delle banche a settembre. Lo rileva la Banca d’Italia, che sottolinea che i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 3,5 per cento, come quella registrata ad agosto. I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,1 per cento sui dodici mesi (-1,2 per cento ad agosto); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,2 per cento (-4,6 per cento ad agosto).

SOFFERENZE ANCORA IN CRESCITA. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze delle banche italiane è risultato a settembre pressoché invariato (22,8 per cento contro il 22,3 per cento registrato ad agosto).

RACCOLTA RALLENTA AL +3,7%. A settembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato nelle banche italiane è stato pari al 3,7 per cento (6,6 per cento ad agosto).

TASSI SU MUTUI AL 3,97%. I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati a settembre alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,97 per cento (3,93 per cento ad agosto); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si attestano al 9,52 per cento (9,64 per cento ad agosto).

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