Roma, 16 ott. (LaPresse) – La nuova Service Tax, introdotta con la legge di stabilità, consentirà un alleggerimento del carico tributario sugli immobili pari a un miliardo di euro. “La cifra – si legge nelle slide pubblicate sul sito del governo – verrà trasferita dallo Stato ai Comuni che dunque non subiranno perdite di risorse. Saranno i sindaci a decidere le modalità attraverso le quali applicare gli sgravi”.

La Service Tax è divisa in due parti: la Tari, cioè la tassa sui rifiuti, calcolata in base ai metri quadri o alla quantità di rifiuti e versata da chi occupa l’immobile, e la Tasi, cioè la tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni. E’ calcolata sul valore catastale ed è pagata dai proprietari della casa. Nel caso di immobili dati in affitto, l’inquilino partecipa con una quota tra il 10 e il 30%.

Sulla prima casa, quindi, al posto di Imu e Tares si pagherà la tassa sui servizi municipali. L’aliquota della Tasi per il 2014 è fissata al 2,5 per mille. Per le altre proprietà immobiliari, il Comune potrà riscuotere la Tasi insieme all’Imu, ma la somma tra le due non potrà essere superiore alla cifra prevista applicando l’attuale aliquota massima dell’Imu.

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