Washington (Usa), 9 ott. (LaPresse) – Se l’Imu sarà eliminata dovrà essere compensata con altre entrate o ulteriori tagli alla spesa. Lo ha detto il vice direttore del dipartimento degli Affari fiscali del Fmi, Michael Keen, presentando il Fiscal Monitor. Keen ha ricordato che il Fondo si è detto a più riprese favorevole a un’imposta sulla prima casa. La base imponibile dell’Iva “va ampliata” e il suo pagamento va fatto rispettare, ha aggiunto l’attuale numero due di Carlo Cottarelli, che da fine ottobre lascerà il Fmi per assumere l’incarico di commissario straordinario per la spending review. Per il Fiscal Monitor del Fmi l’Italia non centrerà nel 2013 l’obiettivo di non sfondare il tetto del 3% del deficit sul Pil: il disavanzo si attesterà al 3,2% per poi calare al 2,1% nel 2014. Il deficit/Pil italiano si era fermato al 2,9% nel 2012.

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