Milano, 2 ott. (LaPresse) – “Il Governo italiano ha adottato una serie di politiche, in particolare per facilitare l’accesso di debito delle imprese e aiutare le famiglie proprietarie di immobili, ma nel corso di un periodo di grande risanamento del bilancio pubblico, il fattore più importante di contenimento di credito al momento sembra essere la posizione patrimoniale delle banche”. Comincia così il paragrafetto dedicato all’Italia nel Global Financial Stability Report del Fmi. Il Fondo segnala anche come ci sia stato “un irrigidimento dei criteri di erogazione dei prestiti a inizio 2012 e ancora più di recente”, questo a fronte di un “eccesso di debito nelle imprese”. Quindi le misure che incoraggiano le banche ad aumentare il loro capitale sarebbero utile, in particolare la “deducibilità fiscale degli accantonamenti per perdite su crediti”.
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