Taranto, 21 feb. (LaPresse) – I sindacati hanno sottoscritto al Ministero del Lavoro un’intesa per la cassa integrazione in deroga relativa a 1.393 addetti dello stabilimento di Taranto. E’ quanto si legge da una nota. La Fiom non ha tuttavia firmato l’accordo. “Si tratta di un atto dovuto – spiega Antonio Talò, della Uilm di Taranto – conseguente a una decisione già presa, utile a coprire le retribuzione dei lavoratori in questione per i mesi di gennaio e febbraio 2013, dato che solo ora sono stati reperiti i fondi ministeriali utili alla suddetta copertura”. Per quanto riguarda la richiesta da parte dell’azienda di cassa integrazione straordinaria a partire dal 3 marzo di quest’anno per 4.617 lavoratori dello stabilimento siderurgico, i sindacati hanno chiesto alla direzione dell’Ilva uno specifico incontro. “Ribadiamo – sottolinea Talò – che si tratta di una cifra a nostro giudizio esorbitante e siamo fermamente intenzionati a ridurne l’entità. Siamo però soddisfatti dell’impegno scritto preso dall’Ilva a ricercare strumenti per alleviare il disagio degli addetti interessati dall’applicazione degli ammortizzatori sociali richiesti”. L’intervento del Ministero del Lavoro per garantire la cassa in deroga (periodo 1 gennaio 2013 – 2 marzo 2013) si è reso necessario, poichè la Regione Puglia non dispone dei fondi necessari. Inoltre, per quanto concerne la nuova procedura cassa straodinaria (per 24 mesi), è stato siglato il verbale di riunione, con cui l’Ilva si impegna, prestando elevato livello di attenzione a tutte le condizioni gestionali relative al personale, onde alleviare il peso dei lavoratori coinvolti.

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