Roma, 23 gen. (LaPresse) – La “vera natura” di alcune operazioni del Monte dei Paschi di Siena riportate dalla stampa “è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all’Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza”. E’ quanto si legge in una nota della Banca d’Italia, che sottolinea che “i nuovi amministratori stanno cooperando con l’autorità giudiziaria” e con via Nazionale “per accertare le passate circostanze”. La vicenda ha portato nella serata di ieri alle dimissioni dalla presidenza dell’Abi di Giuseppe Mussari, presidente di Mps all’epoca dei fatti. Le operazioni sui derivati in questione, prosegue Bankitalia, “sono ora all’attenzione sia della Vigilanza sia dell’Autorità giudiziaria, in piena collaborazione. Gli approfondimenti e le indagini sono coperti da segreto d’ufficio e da segreto istruttorio”. Su richiesta della Consob, la banca senese aveva poco prima chiarito che “non risulta” che alcuna delle operazioni con derivati ‘Alexandria’, ‘Santorini’ e ‘Nota Italia’ “sia stata sottoposta all’approvazione del consiglio di amministrazione della Banca, in quanto ciascuna rientrava nei poteri delle strutture preposte alla gestione operativa”.
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