Francoforte (Germania), 8 nov. (LaPresse) – Il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti al settore privato nell’eurozona è ulteriormente diminuito al -0,4% a settembre dal -0,2% di agosto. Lo ha spiegato il presidente della Bce, Mario Draghi. I prestiti alle imprese hanno frenato al -1,5%, dal -0,5% del mese precedente, mentre quelli alle famiglie sono rimasti invariati a settembre al -0,9%. “In larga parte – ha chiarito Draghi – la dinamica debole dei prestiti riflette le prospettive deboli sul Pil, l’avversione al rischio e l’adeguamento in corso nei bilanci di famiglie e imprese, che pesa sulla domanda di credito”. Allo stesso tempo, ha aggiunto il presidente della Bce, “in un certo numero di Paesi dell’euro, la segmentazione dei mercati finanziari e i vincoli sul capitale delle banche limitano l’offerta di credito”.
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