Fu proprio a Cartagena de Indias che Gabo iniziò la sua attività da giornalista

Gabo è tornato a casa. A poco più di due anni dalla morte del più noto scrittore colombiano, la città di Cartagena de Indias ha accolto ufficialmente le ceneri di Gabriel Garcia Marquez, morto il 17 aprile 2014 a Città del Messico. L'urna è stata ricevuta con una cerimonia toccante, durante la quale uno degli amici di Gabo, il giornalista Juan Gossain, ha rivelato il desiderio dello scrittore di venire sepolto proprio nella città colombiana. All'omaggio hanno preso parte anche la moglie di Garcia Marquez, Mercedes Barcha, i figli Gonzalo e Rodrigo, i nipoti e i fratelli, ma anche le autorità del posto, che hanno svelato un busto dedicato al premio Nobel.
 

Fu proprio a Cartagena de Indias che Gabo iniziò la sua attività da giornalista. Un luogo che rimase sempre fonte di ispirazione per le sue opere e il suo stile, quel realismo magico che lo ha reso penna inconfondibile del Novecento. Il rettore dell'Università locale, Edgar Parra Chacón, ha ricordato che nel 1948 il giovane Garcia Marquez fu costretto a interrompere gli studi di diritto a Bogotà per gli episodi di violenza del cosiddetto 'Bogotazo', scoppiate in seguito alla morte del caudillo liberale Jorge Eliecer Gaitan, e si spostò dunque a Cartagena, dove poi si laureò. Il memoriale a lui dedicato è stato proprio costruito nel patio centrale del Claustro de la Merced, che appartiene all'Università di Cartagena. Il busto di bronzo è stato scolpito dall'artista britannica Katie Murray.
 

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