Caserta, 5 giu. (LaPresse) – Ieri pomeriggio un uomo ha cercato di togliersi la vita con il gas di scarico del suo furgone. E’ accaduto intorno alle 16.30 a San Leucio-Vaccheria, nel casertano. La polizia del luogo, allertata da una chiamata la 113, ha notato la presenza di un furgone di colore bianco intento a scaricare, nel terreno circostante, materiale presumibilmente tossico. All’interno c’era una persona apparentemente addormentata. Il furgone però era acceso e al tubo di scarico era stato collegato un tubo di gomma trasparente che finiva all’interno dell’abitacolo attraverso il finestrino lato passeggero, chiuso e sigillato come quello del conducente. La polizia ha portato fuori dall’abitacolo l’uomo che era all’interno, ormai privo di sensi, ma con respiro e battito cardiaco ancora presente, seppur ridotti. Aspettando l’ambulanza del 118, i poliziotti hanno prestato le prime cure al malcapitato, rianimandolo e facendogli riprendere conoscenza. L. G. di 43 anni, residente a Orta di Atella, in un forte stato confusionale, seppur con fatica, ha fatto capire di non voler essere aiutato, perchè voleva morire. All’interno del furgone aveva lasciato una lettera di addio ai suoi cari. L’uomo aveva tentato il suicidio da circa un anno perchè aveva perso il lavoro presso la Med Mare di Napoli e non era riuscito a trovarne un altro, ragion per cui, avendo nel frattempo contratto molti debiti per vivere, in un momento di estremo sconforto aveva pensato di togliersi la vita. Nella mattinata, uscito di casa, aveva girovagato qua e là con il furgone avuto in prestito da un parente, fino a giungere nel luogo dove era stato soccorso.

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