Torino, 20 giu. (LaPresse) – Grande attesa a Torino per l’arrivo di Papa Francesco in occasione dell’Ostensione della Sindone, nella ricorrenza del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco,. La città si prepara a vivere due giorni straordinari, dedicati in toto alla visita del Santo Padre. Un perimetro di sicurezza, con tanto di transenne, è stato realizzato nelle immediatezze di piazza Vittorio, raggiungibile solo a piedi: tutti i bus, infatti, fanno capolinea al di fuori del centro che ospiterà Papa Francesco. Domani infatti sarà meglio dimenticarsi l’auto, anche nelle vie attorno al centro, e armarsi di pazienza e scarpe comode, per seguire il percorso di Bergoglio a piedi. Da Porta Nuova, piazza Vittorio dista circa 18 minuti, da Porta Susa poco meno di 30. Tutti i bus che normalmente raggiungono il cuore della città faranno capolinea al di fuori del perimetro di sicurezza.

Via i dehor dei bar e serrande dei locali di piazza Vittorio si abbasseranno a mezzanotte, ora da cui entreranno in azione le forze speciali e l’Amiat, per la pulizia e la sicurezza.

La viabilità – Per quanto riguarda la viabilità stradale, il tratto di lungo Po Cadorna compreso tra corso San Maurizio e piazza Vittorio sarà chiuso al traffico fino a lunedì. Addio alle auto in centro da stasera alle 21 fino a domani alle 22. Via anche le auto dai parcheggi in superficie. Si potrà viaggiare solo a piedi: alle 6,30 di domani mattina entrano in funzione gli otto varchi presidiati, che delimitano il tratto finale di via Po e le sette vie che s’immettono in piazza Vittorio Veneto.

Il palco-. Retro palco off limits per tutti. Chi ha il pass per assistere alla messa dovrà svegliarsi presto: alle 9, domani, i fedeli dovranno essere in piazza. Mon si potrà più entrare nè uscire dalla piazza, in attesa del Santo Padre. Il ponte della Gran Madre rimarrà inaccessibile sino a giovedì, in entrambi i sensi di marcia.

Lunedì 22, in occasione della seconda giornata di visita a Torino del Papa, saranno sospese le limitazioni alla circolazione ed alla sosta previste nella Zona a Traffico Limitato Centrale, nella ZTL Valentino e nelle vie riservate al trasporto pubblico.

Il Papa incontra il mondo dei poveri e del lavoro -. A seguito del saluto delle autorità locali all’aeroporto il Papa si trasferirà in centro a Torino. Non prima dell’incontro con il mondo del lavoro, con i saluti di un’operaia, un agricoltore e un imprenditore. Subito dopo la preghiera davanti alla Sindone e una sosta, nel Duomo di San Giovanni, all’altare del Beato Pier Giorgio Frassati, uno dei santi sociali della chiesa torinese.

Il programma- Dalle ore 10.45 la Messa e l’Angelus in piazza Vittorio, poi il pranzo in Arcivescovado con i detenuti del carcere minorile, alcuni immigrati e senza fissa dimora e una famiglia Rom. La giornata proseguirà nel pomeriggio con le visite al Santuario della Consolata e alla Basilica di Maria Ausiliatrice, con l’incontro con i salesiani di don Bosco e agli animatori dell’oratorio. Al Cottolengo poi l’incontro con gli ammalati e i disabili e, di nuovo in piazza Vittorio, quello con i giovani.

Insomma, per la visita del Papa, domenica prossima, Torino sarà una “chiesa senza mura”, una “grande basilica all’aperto” nel centro storico. Così come anche detto dall’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, presentando l’evento. “Papa Francesco – ha detto – viene per incontrare tutti i cuori di Torino, città che coltiva un’anima religiosa profonda”.

La visita continuerà lunedì-Lunedì, invece, si partirà dall’ingresso nel Tempio Valdese, prima volta per un pontefice, poi il rientro in Arcivescovado per la visita dei parenti torinesi e l’incontro con un gruppo di profughi. Infine i saluti ai membri del Comitato dell’Ostensione, che dal 19 aprile sta portando a Torino migliaia di pellegrini, e il rientro in Vaticano, nel primo pomeriggio.

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