Il settimanale satirico accusato di diffamazione per le vignette pubblicate dopo il sisma

Il Comune di Amatrice ha depositato presso la procura di Rieti una querela per diffamazione in merito alle le vignette pubblicate dal periodico satirico francese Charlie Hebdo. A presentare la denuncia è stato l'avvocato Mario Cicchetti, che rappresenta il Comune colpito dal sisma del 24 agosto. Il caso era esploso quando il settimanale aveva pubblicato due vignette sulle vittime del terremoto in Centro Italia. "Sisma all'italiana: penne al pomodoro, penne al gratin, lasagne" era la didascalia a corredo di un disegno che mostrava due superstiti insaguinati e feriti, accostati rispettivamente alle penne al pomodoro (il sangue) e al gratin (le ferite), e una pila di morti sepolti da macerie, in un'immagine che ricorda gli strati delle lasagne. La vignetta, firmata dal vignettista Felix, aveva scatenato moltissime reazioni negative sui social network. Ma il settimanale aveva risposto alle polemiche con una seconda vignetta. Nel disegno si vedeva un uomo ancora vivo ma ferito in mezzo alle macerie. A commento la scritta: "Italiani, non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia".

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