Seul (Corea del Sud), 16 ago. (LaPresse) – “Fin dal primo momento in cui abbiamo sentito la notizia della sua visita, noi tutti, con cuore palpitante, proprio come dei bambini, abbiamo cominciato a contare i giorni che ci separavano da questo momento”. Lo ha affermato Kwon Kil-joong, presidente del Consiglio delle associazioni di Apostolato dei laici cattolici coreani, incontrando Papa Francesco che è in visita in Corea del Sud.

“La Chiesa coreana – ha aggiunto – caso unico nella storia, è iniziata per opera di alcuni laici senza l’apporto di missionari stranieri. I nostri antenati, per un lungo periodo, si sono preparati ad accogliere sacerdoti e religiosi che venivano dall’estero”.

“Pensiamo che per noi – ha continuato – una delle periferie verso cui andare, siano i fratelli che vivono nel Corea del Nord, al di là della linea di confine dove subiscono persecuzioni ed aspettano una mano da noi”.

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