Roma, 1 giu. (LaPresse) – “Il contenuto dell’intervista telefonica da me rilasciata all’interno del programma ‘Klaus Condicio’, relativo ad un tentativo di intervista a Dominique Strauss-Kahn per altro verificatosi oltre dieci anni fa in cui sono stata oggetto di sgradevoli avances, rischia di essere travisato o almeno variamente interpretato”. Così, la giornalista Myrta Merlino, conduttrice de ‘L’Aria che tira’ su La7, precisa in una nota quanto riportato nel pomeriggio dagli organi di stampa sul presunto abuso subito da Dominique Strauss-Kahn.

“L’intervista – spiega Myrta Merlino – è disponibile su youtube, per chi sia interessato rimando integralmente ai suoi contenuti. E’ sbagliato definire un episodio molto sgradevole come un tentativo di abuso o di violenza. Al fine di evitare strumentalizzazioni di questa vicenda preferisco non rilasciare alcuna ulteriore dichiarazione sull’argomento”. “Non mi sembra il caso ad oltre dieci anni di distanza – conclude il volto de La7 – di cercare ulteriori significati ad un maldestro tentativo di esercizio del potere”.

La giornalista veva detto nel video a KlausCondicio, che i fatti avvennero in un albergo di Davos, sede del Forum mondiale dell’economia e risalgono al periodo in cui Strauss-Khan era il ministro francese dell’Economia.

La Merlino ha raccontato che all’epoca era autrice del programma di Alan Friedman. “L’ufficio stampa di Strauss-Khan – spiega – mi spiegò che il ministro aveva già impegni molto importanti con la Cnn, ma lui mi notò e disse di voler fare l’intervista nonostante la giornata difficilissima, dandomi appuntamento la sera alle otto al bar del suo albergo a Davos, dove tutti i big soggiornano”. Merlino arrivò con l’operatore e dopo poco ricevette un piattino d’argento con un bigliettino nel quale c’era scritto che il ministro l’aspettava nella sua suite. “Salii su con l’operatore – racconta – bussai alla porta e Strauss-Khann mi aprì in vestaglia e effettivamente qualche dubbio cominciò a sorgermi. Mi disse di lasciare l’operatore fuori per concordare prima l’intervista, quindi entrai un po’ titubante e mi sedetti sulla poltrona. C’era una grande coppa di champagne e lui cominciò a fare una conversazione del tutto estranea alla nostra intervista. Allora gli ricordai dell’operatore e dell’intervista, lui cominciò spudoratamente a farmi la corte, dicendomi che adorava le giornaliste. Io gli dissi che consideravo sua moglie una donna straordinaria e una grande giornalista, e lui mi disse di avere ammirazione per tutte le giornaliste, creando un siparietto di questo tipo”.

“Capii che qualcosa non andava – prosegue Myrta Merlino – mi alzai e lui mi spinse violentemente contro un muro e tentò di baciarmi. Gli mollai un potente ceffone, mi divincolai con fatica, ed uscii dalla stanza molto agitata, andai a parlare con Alan che, tra l’altro, mi disse ‘però cavolo potevi fare comunque l’intervista, potevi tornare con l’osso in bocca’”. Nel corso dell’intervista, visibile al link http://www.youtube.com/user/klauscondicio, Myrta Merlino ha spiegato che “non è stata una violenza fisica ma psicologica di un uomo di potere, perché quando un uomo importante di una certa età mette sotto pressione, come era nel mio caso all’epoca, una ragazza giovane, è una cosa sbagliata e sgradevole.” Alla domanda di Klaus Davi sul perché non abbia denunciato l’accaduto, la giornalista ha spiegato di averlo considerato “un incidente di percorso sgradevole, dove me la sono cavata bene e non volevo che diventasse motivo per diventare famosa; io voglio diventare famosa per aver trovato una notizia”.

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