Torino, 19 apr. (LaPresse) – Il 1578, anno in cui la Santa Sindone venne portata a Torino da Chambéry, fu l’anno della prima Ostensione. Nei secoli successivi la Sindone venne esposta numerose volte in varie occasioni, per le feste liturgiche o per le ricorrenze dinastiche di Casa Savoia. Dal 1898 al 2013 fu esposta per ben dieci volte. Nel 1898 Secondo Pia fotografò il Lenzuolo mettendo in luce particolari mai percepiti. Nel 1969 furono scattate le prime foto a colori del Sacro Lino. Nel ’73 vennero prelevati alcuni fili e frammenti del Telo per effettuare analisi ematologiche e microscopiche. Nel ’98 si sono potuti seguire in internet i momenti salienti della visita di Papa Giovanni Paolo II e nel 2000, nell’anno del Giubileo, il Telo è stato esposto per ben 72 giorni, la più lunga Ostensione della storia recente.

Il 30 marzo 2013, invece, la Sindone è stata mostrata al mondo in televisione in occasione di un’Ostensione televisiva straordinaria in cattedrale. Nella primavera del 2010, a 10 anni di distanza dal giubileo, l’ostensione ha richiamato a Torino oltre 2 milioni e mezzo di pellegrini ed è culminata nella visita di papa Benedetto XVI, il 2 maggio. Allora durò 44 giorni, dal 10 aprile al 23 maggio, ed ha avuto come motto ‘Passio Christi, passio hominis’, frase scelta dal cardinale Severino Poletto, Custode pontificio della Sindone, per evidenziare la relazione intima tra la Passione del Signore e le tante sofferenze umane passate e presenti.

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