Catania, 26 ago. (LaPresse) – Hanno ricordato quel tremendo viaggio nella notte i migranti convocati dinanzi al gip del tribunale di Catania per l’incidente probatorio sui fatti del 15 agosto quando la nave Cigala Fulgosi della marina militare italiana, ha soccorso un’imbarcazione su cui hanno perso la vita 49 persone, morte soffocate nella stiva della nave.

I testimoni hanno riconosciuto nelle persone fermate dalla squadra mobile della polizia di Stato e dal Gico della guardia di finanza, il comandante dell’imbarcazione e gli altri membri dell’equipaggio.

I membri dell’equipaggio avevano il preciso compito di mantenere l’ordine a bordo ed impedire ai migranti di salire dalla stiva sul ponte esterno, facendo ricorso a calci, pugni e colpi di cinghia contro chiunque tentasse di sporgere il capo oltre i pochi e stretti boccaporti di accesso dalla parte inferiore alla parte superiore dell’imbarcazione. Quanto emerso durante le due udienze conferma l’ipotesi accusatoria delineata dal pool di investigatori con il coordinamento della procura della Repubblica di Catania.

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