Roma, 18 nov. (LaPresse)- Chiedeva soldi in cambio di agevolazione dell’iter burocratico necessario per il riconoscimento di qualifiche professionali conseguite all’estero, ma abilitanti all’esercizio di un’attività professionale in Italia. Con questa accusa i carabinieri del nucleo operativo di Roma hanno arrestato un funzionario del ministero dello Sviluppo Economico accusato di concussione. Le indagini dei militari di via in Selci sono scaturite da una denuncia dell’Ambasciata di Romania.

Secondo l’accusa, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, il 51enne, era solito contattare sistematicamente, con finalità concussive, gli stranieri che avevano richiesto al ministero dello Sviluppo Economico il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero per l’esercizio in Italia della professione artigianale, richiedendo somme in denaro che arrivavano a 1000 – 1200 euro a pratica, quale compenso per ottenere la favorevole definizione del procedimento amministrativo. Il pubblico funzionario si faceva inviare i soldi con bonifici tramite agenzie di trasferimento di denaro e, dopo aver preso accordi via posta elettronica con le vittime, chiedeva loro di distruggere i messaggi per non lasciare traccia. Nel corso delle indagini sono stati accertati e contestati un totale di 8 episodi di concussione, tutti in danno di cittadini di nazionalità romena.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: