Roma, 15 giu. (LaPresse) – Due dipendenti del Consiglio di Stato sono agli arresti domiciliari per aver acquisito illegalmente informazioni e documenti dell’ente che hanno poi fornito a pagamento ad alcuni studi legali. Le accuse per i due sono di accesso abusivo a sistema informatico, corruzione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Lo si apprende da un comunicato del comando provinciale dei carabinieri di Roma.

Il Consiglio di Stato aveva segnalato alcuni accessi non legittimi al suo sistema informatico nei mesi scorsi e aveva sospeso i due dipendenti. La procura e i carabinieri hanno accertato le responsabilità dei due e hanno indagato anche 20 avvocati di varie città italiane che usufruivano di queste informazioni. Sei avvocati sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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