Reggio Calabria, 9 lug. (LaPresse) – Se immesse sul mercato illecito delle sostanze stupefacenti, avrebbero fruttato alcune centinaia di migliaia di euro le 585 piante di canapa coltivate in località Monte Pollia, area boschiva aspromontana tra Roghudi e Africo (entrambi centri in provincia di Reggio Calabria). A scoprirle e a sequestrarle ci hanno pensato gli uomini del commissariato della polizia di Stato di Condofuri (Reggio Calabria), che hanno operato con il personale del quinto reparto volo e del corpo forestale. Le piante, di altezza tra i 10 e i 50 centimetri, crescevano grazie a un impianto di irrigazione automatizzato. Dalle analisi è risultato che una parte di esse appartiene a una varietà ibrida, prodotta incrociando la cannabis sativa con quella indica e ‘skunk’ (riconosciuta a causa dell’odore pungente). Le piante, d’intesa dell’autorità giudiziaria competente, e previo sequestro di una campionatura, sono state distrutte. Proseguono, intanto, le indagini per risalire ai responsabili della coltivazione.

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