Roma, 13 lug. (LaPresse) – “La sentenza del Tar del Lazio sulle recensioni ingannevoli, emessa oggi, conferma l’esistenza di un serio problema”. Lo comunica in una nota Federalberghi, nel giorno in cui il Tribunale amministrativo ha accettato il ricorso presentato da Tripadvisor contro la multa di 500mila euro arrivata dall’Antitrust.

Secondo Federalberghi, il portale, “all’ombra di una legislazione lacunosa, continua inspiegabilmente a rifiutarsi di apportare correttivi, che con un minimo sforzo migliorerebbero di molto la sua affidabilità”.

“Ne è prova l’ennesimo caso eclatante registrato pochi giorni fa, in cui un ristorante in provincia di Brescia, ma nei fatti inesistente, ha scalato le vette della classifica raggiungendo in un mese il primo posto grazie ad una decina di recensioni taroccate – prosegue il comunicato – Questa vicenda ha tuttavia il merito di aver rivolto al pubblico un messaggio forte e chiaro: l’invito esplicito a non prendere per oro colato tutto ciò che circola in rete, che purtroppo viene spesso inquinato da furbetti e mascalzoni che si nascondono dietro lo schermo dell’anonimato”.

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