La signora cinese non parla italiano e il commesso del supermercato Iper di Monza la insulta, deride e infine minaccia, mentre filma il tutto. "Signora, ma qui siamo in Italia: è inutile che mi parla in cinese: torni in Cina se vuole parlare cinese", dice l'uomo. Poi, mentre la signora indica le bottiglie d'acqua, lui fa finta di risponderle ma in realtà sta dicendo parole senza senso – che suonano italiane – mischiate a insulti. "Ti spezzo le gambe", le dice infine, intimandole di "tornare nel suo Paese". L'uomo ha poi pubblicato il video sui social network facendo scoppiare una bufera. Le immagini finiscono anche su diversi siti d'informazione cinesi. Sono indignati in molti, sia italiani, sia cinese. E infine anche la catena di supermercati si è sentita in dovere di pubblicare un lungo post di scuse per l'accaduto su Facebook. "Un grave e intollerabile atto di discriminazione", lo chiama Iper. "Siamo sbigottiti – si legge sulla pagina Fb della catena –  e chiediamo scusa alla nostra Cliente, siamo noi stessi indignati per quanto possa essere accaduto all’interno di un nostro punto di vendita. Stiamo analizzando attentamente il filmato, approfondendo i fatti; prenderemo immediati e adeguati severi provvedimenti nei confronti di qualunque dipendente Iper risulti coinvolto, il quale, possiamo già dirlo senza alcun indugio, non rappresenta in alcun modo la nostra azienda, che si fonda sulla passione di 7.000 dipendenti che ogni giorno, con impegno e rispetto, lavorano per dare il miglior servizio possibile a tutti i nostri Clienti.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di intervenire così tempestivamente e Vi terremo aggiornati sulle azioni intraprese".

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