L'esplosione controllata delle pile 10 e 11 di quello che resta del Ponte Morandi, si è svolta con successo questa mattina alle 9,38 con poco più di mezz'ora di ritardo sulla tabella di marcia. Un migliaio di microcariche (circa una tonnellata di esplosivo) sono state fatte brillare in una sequenza programmata studiata in modo che la pila 11 (quella più a levante ancora "legata" all'autostrada) crollasse verso la 10 (più a ponente). Tutto è andato secondo i piani: si sono sentiti i tre suoni della sirena (due brevi e uno più lungo), poi le prime esplosioni e per qualche secondo è parso non accadere nulla. Poi, sul viadotto sono salite verso il cielo decine e decine di "fontane" di polvere e fumo. Poi tutto è sparito alla vista e il ponte è andato giù. I cannoni d'acqua "sparavano" già da qualche minuto e la polvere si è diradata abbastanza in fretta. Ora ci saranno una serie di controlli per decidere quando le oltre tremila persone evacuate potranno tornare alle loro case.

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