Torino, 10 ott. (LaPresse) – Nuovo blitz della guardia di finanza in una delle sedi della Regione Piemonte. Questo pomeriggio i militari delle fiamme gialle sono arrivati in via Viotti, a Torino, dove si trovano gli uffici del personale e del patrimonio per acquisire la documentazione relativa alla costruzione della nuova sede della Regione, un grattacielo in zona Lingotto. I finanzieri sono stati inviati dalla Corte dei Conti e già due settimane fa avevano portato via della documentazione. Le carte, in particolare, riguardano la gara d’appalto per la costruzione del grattacielo e l’affidamento dell’incarico di progettazione a Massimiliano Fuksas.

Era stato il presidente della Giunta regionale del Piemonte, Roberto Cota, un anno e mezzo fa, a presentare un esposto alla procura della Corte Conti per “verificare la congruità delle parcelle”. Per il gruppo di progettazione del grattacielo erano stati destinati circa 20 milioni di euro. Il nuovo palazzo dovrebbe avere 42 piani per 205 metri di altezza.

“Da un mese – spiega una nota dell’ufficio stampa della Giunta – la direzione Patrimonio sta collaborando con i periti nominati dalla Corte dei conti fornendo periodicamente alla Guardia di finanza, incaricata del ritiro, tutta la documentazione richiesta per la valutazione delle procedure di affidamento della progettazione, che risale al 1999, e dei relativi pagamenti effettuati allo studio Fuksas. L’intervento odierno rientra quindi in questo ambito e fa seguito ad altri già effettuati nelle passate settimane”.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso, che specifica come l’incarico all’architetto Fuksas risalga “al 2001” e quindi “nei miei anni di Giunta abbiamo proseguito con l’iter da tempo avviato”. “Il progetto – afferma Bresso – risale ai tempi della presidenza di Enzo Ghigo, un progetto che ho portato avanti negli anni della mia giunta. Ma ribadisco che si è trattato di una decisione precedente la mia giunta. L’architetto Fuksas ha vinto una gara internazionale nel 2001, periodo in cui io facevo tutt’altro e l’attuale presidente della giunta Cota era presidente del Consiglio regionale”.

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