Campobasso, 5 lug. (LaPresse) – “Alla scuola della Madre, la Chiesa impara a diventare ogni giorno ‘serva del Signore’, ad essere pronta a partire per andare incontro alle situazioni di maggiore necessità, ad essere premurosa verso i piccoli e gli esclusi. Ma il servizio della carità siamo chiamati tutti a viverlo nelle realtà ordinarie, in famiglia, in parrocchia, al lavoro, con i vicini. E’ la carità di tutti i giorni, la carità ordinaria”. Così papa Francesco nell’omelia pronunciata nell’ex Stadio Romagnoli di Campobasso.

“Anzitutto – ha spiegato – noi siamo un popolo che serve Dio. Il servizio a Dio si realizza in diversi modi, in particolare nella preghiera, nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della carità. E sempre l’icona della Chiesa è la Vergine Maria, la “serva del Signore”. Subito dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo e aver concepito Gesù, Maria parte in fretta per andare ad aiutare l’anziana parente Elisabetta. E così mostra che la via privilegiata per servire Dio è servire i fratelli che hanno bisogno”.

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