Dopo la sparatoria nella pizzeria legata ai Fasciani, ancora colpi d'arma da fuoco nell'area controllata dagli Spada

L'agguato nella pizzeria vicina ai Fasciani con due persone gambizzate, poi cinque proiettili contro l'abitazione di un membro della ormai nota famiglia Spada. Il tutto poche settimane dopo le elezioni che hanno ridato a Ostia un presidente e un consiglio dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni della criminalità organizzata.

Il X Municipio continua ad essere un territorio davvero delicato, tanto che ora sugli ultimi fatti indaga la lente della Direzione distrettuale antimafia. Se la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli atti intimidatori nei confronti di alcuni componenti del clan, l'Antimafia cerca di capire se dietro la recrudescenza di violenza sul litorale romano possa esserci una nuova 'guerra' fra clan che si stanno riposizionando o dividendo il territorio.

Intanto il capo della polizia Franco Gabrielli avverte: "Nei prossimi giorni dalle parole passeremo ai fatti, come ha annunciato lo stesso ministro dell'Interno".

Sabato notte cinque colpi di pistola sono stati sparati contro l'abitazione di un componente della famiglia Spada: nessun ferito, ma il segnale sembra chiaro anche perché arriva due notti dopo l'agguato in pizzeria finito con due gambizzati, uno dei quali è nipote del boss Carmine Fasciani. Il rischio, forte, è che la polveriera della mala di Ostia possa esplodere proprio ora che alcune pedine forti dei clan sono in carcere.

Non a caso questa mattina si è svolta a Palazzo Valentini, a Roma un incontro tra il questore di Roma, Angelo Marini e il prefetto, Paola Basilone, per fare il punto sui recenti fatti di cronaca; nel 'mirino' il prossimo Comitato per l'ordine e la sicurezza che si terrà in settimana. Ma c'è di più, perchè se su Ostia la sindaca di Roma Virginia Raggi non ha escluso l'esercito in campo "se serve", la neo presidentessa del X Municipio Giuliana Di Pillo (M5S) ha intenzione di convocare entro fine dicembre una seduta straordinaria sulla sicurezza e invitare, oltre alla prima cittadina della Capitale, i rappresentanti delle forze dell'ordine, il prefetto Basilone e il ministro dell'Interno Marco Minniti.

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