Roma, 16 feb. (LaPresse) – “La notte io sono sempre stato a casa mia. E ora ho un alibi a riprova di questo, che prima non avevo: il mio computer, con il quale ho finito di vedere un film alle 21.15 circa e poi ho aperto un file video di cartoni giapponesi. Io, contro Meredith non avevo nulla”. E’ il nuovo alibi di Raffaele Sollecito, condannato a 25 anni dalla Corte d’assise d’appello di Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher. Sollecito ha rilasciato la notizia in un’intervista televisiva su Canale 5.

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